
(Adnkronos) – Un piattino di carta, due vaschette vuote di Fruttolo e la plastica della confezione, un contenitore vuoto di EstaThé con cannuccia, una scatola vuota di biscotti e un sacchetto contenente dei cereali. Su nessuno di questi oggetti trovati nella spazzatura della villetta Poggi a Garlasco sono state trovate impronte. Lo apprende l’Adnkronos mentre l’incidente probatorio sul delitto di Chiara Poggi è appena terminato. Sugli stessi reperti verranno svolti ulteriori approfondimenti sul fronte delle impronte e sulla ricerca di Dna utili alle indagini.
Negli uffici della Polizia scientifica da stamattina sono a lavoro i periti della giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli, i consulenti del nuovo indagato Andrea Sempio, gli esperti scelti da Alberto Stasi condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio della fidanzata e i consulenti della famiglia della vittima. A rallentare le operazioni c’è stato anche un breve blackout energetico che nel tardo pomeriggio ha colpito la zona della Questura.
Sul Frùttolo – analizzato a quasi 18 anni dal delitto, come l’intero contenuto della pattumiera – si sono concentrati gli ‘incubi’ onirici dell’avvocato Massimo Lovati difensore di Sempio, ma anche le aspettative della difesa Stasi e della stessa Procura di Pavia che nella nuova indagine per omicidio in concorso ritiene che gli assassini possano aver fatto colazione con la vittima la mattina del 13 agosto 2007.
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