(Adnkronos) – Le terapie long-acting rappresentano un'importante innovazione nella gestione dell'HIV, offrendo alternative alle tradizionali formulazioni giornaliere di farmaci antiretrovirali. E anche se i progressi hanno trasformato l'HIV da una malattia spesso letale a una condizione cronica gestibile, è importante non abbassare la guardia. Le persone che vivono con l'Hiv hanno, infatti, un rischio aumentato di sviluppare diverse comorbidità rispetto alla popolazione generale. Se ne è parlato a Palermo in occasione della terza edizione del Congresso "Joint peer to peer – difficult to treat infections and Hiv academy" sotto la guida del responsabile scientifico Antonio Cascio, nonché direttore Uoc di Malattie infettive del policlinico Giaccone di Palermo. —[email protected] (Web Info)
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