
La Settimana Senza Dio – a CAGLIARI da venerdì 11 a giovedì 27 aprile al Cine Teatro Alkestis
Un film di Murad Ben Cheikh, il cui protagonista principale è Amedeus interpretato da Nicola Nocella.
In coda ci sarà un’intervista con lo stesso Nocella, grazie all’ufficio stampa nella persona di Anna Rita Peritore.
La storia nasce quando Betty, una ragazza tunisina di 28 anni, entra nella vita del 43enne Amedeus, un noto antiquario di Lecce.
L’amore ha la meglio e Amedeus si convince di raggiungere il paese natio della sua amata; ci andrà in auto, con un mezzo ritenuto inidoneo dai familiari della stessa. Amedeus ignora le idee dei familiari di Betty perché non parla una sillaba della loro lingua, infatti la commedia si basa tutta sulle incomprensioni linguistiche dei protagonisti, unitamente alle usanze del luogo ed incluso ciò di cui Amedeus aveva parlato in Italia con Betty, operazione che non avrebbe dovuto avere luogo: la circoncisione. Fossero le uniche difficoltà, a peggiorare la situazione è l’idea che la famiglia di Betty si è fatta del giovane italiano, che, essendo ricco, se ne vogliono approfittare, fargli pagare anche conti salati che altrimenti non saprebbero come saldare, insomma, una specie di raggiro. Inoltre la famiglia impone la condizioni del cambio di nome, della conversione alla religione musulmana e della circoncisione. Amadeus tratta, si allea con i fratelli di Betty, accetta il cambio di nome e la conversione, ma rifiuta categoricamente l’ultima condizione e minaccia di andarsene. Betty, con molta malizia, riesce a convincere l’imam. Una fatwa, basata sul rito hafita, salva l’integrità del prepuzio di Amadeus. Davanti al Mufti, per recitare la professione di fede musulmana, alla domanda inaspettata: “Chi è Gesù? ” Amedeus risponde “Il figlio di Dio! così da non superare l’ultimo esame prima della celebrazione del matrimonio. Convinto che senza il certificato di conversione il matrimonio non possa essere celebrato, Amedeus è sorpreso di vedere che tutti i riti si svolgono normalmente e il matrimonio viene celebrato senza problemi. Amedeus grida al miracolo, ma le cose non stanno proprio così.
BIOGRAFIA DI NICOLA NOCELLA
Attore. Nasce nel 1981 a TERLIZZI, Bari (Italia) (ha 43 anni).
Tra i suoi film come interprete e sceneggiatore, ricordiamo:
La Settimana Senza Dio (2025), Il Maledetto (2022), Rido perché ti amo (2022), Black Parthenope (2021), Lei mi parla ancora (2021), Bar Giuseppe (2020), Cambio tutto! (2020), Cobra non è (2020), Cosa Sarà (2020), Tolo Tolo (2020), Stato di ebbrezza (2018), Easy – Un viaggio facile facile (2017), Rudy Valentino (2017), Attesa e cambiamenti (2016), La ragazza dei miei sogni (2016), Il professor Cenerentolo (2015), Le frise ignoranti (2015), Amori elementari (2014), Studio illegale (2013), Itaker – vietato agli italiani (2012), Oltre il Mare (2011), Il figlio più piccolo (2010), La città invisibile (2010), Un’estate al mare (2008), I custodi – L’inganno (2006),
DUE CHIACCHIERE CON NICOLA NOCELLA
Grazie Nicola di avere accettato la nostra richiesta di intervista, un ideale stretta di mano, in che località di trovi in questo momento?
Nicola: “Mi trovo in Puglia, dove faccio sede di solito, sto recuperando le energie per ripartire il tour e poi per quello che verrà a maggio”. Sono stato a Cagliari più di una volta, è una città meravigliosa, conosco la spiaggia del Poetto, lo stagno di Molentargius. Venni per la presentazione di un libro di Francesco Abate, lui era la star, io ero il vice, il mio amico Ennio Fantastichini, che oggi non c’è più, diceva che le città d’Italia sono tutte belle eccetto quelle in cui vivi.
Non mi dirai che parli male di Bari?
Nicola:” No, assolutamente no, che poi io non vivo a Bari, mi reputo cittadino della Puglia, che è casa mia.
Approfitto dell’appiglio su Bari per chiederti se sei tifoso della “Beri”, se ricordi la famosa gara del San Nicola col Cagliari di qualche anno fa.
Nicola: “Sono simpatizzante del Bari ma storicamente sono Juventino, lo sanno tutti. Non ero allo stadio, la guardavo, Pavoletti, e chi se lo dimentica, è un mito, rappresenta Cagliari e la Sardegna come fu Gigi Riva che anche lui non era esattamente sardo.
Perché uno spettatore dovrebbe uscire di casa e andare a vedere al Cinema “La settimana senza Dio“?
Nicola:” Domanda molto interessante, mi rendo conto che devo chiedere alle persone di andare a vedere un film che al 60% è sottotitolato che racconta quasi in maniera schietta di questo italiano che va in Tunisia a sposare questa ragazza bellissima. Bisognerebbe vederlo per capire lo spaccato della società tunisina, ma che alla fine tutto il mondo è paese perché succederebbe che se una ragazza tunisina andasse in Italia a sposare un italiano la famiglia di lui farebbe esattamente le identiche cose che poi sono successe nel film: Ma che vuole questa? A cosa mira? E via discorrendo.
Come è stato l’approccio al personaggio, come hai reagito alla prima lettura della parte ma soprattutto dopo quanto tempo hai accettato la parte?
Nicola:” Ho accettato subito, il mio nome è stato fatto da Guido Chiesa, sono stato folgorato dal regista.
Murad Ben Cheikh è una specie di Pupi Avati della Tunisia?
Nicola:” Pupi è un regista straordinario con cui ho lavorato tre volte, sono entrambi carismatici e culturalmente immensi.
Carlo Vanzina, Pupi Avati, Leonardo Pieraccioni, Checco Zalone, questi sono i registi con cui hai lavorato, C’è però nel cassetto dei tuoi desideri un regista piuttosto che un attore, se non un Attore- Regista con cui ti piacerebbe lavorare nel prossimo futuro e perché?
Nicola:” Paolo Sorrentino, non c’è nessuno più bravo di lui in questo momento in Italia.
Mi aspettavo Verdone.
Nicola: “Con Verdone ci sono andato talmente vicino tante volte che non ci spero più, ma Sorrentino è qualcosa di incredibile, è straordinario.
Ogni artista ha una musa ispiratrice, un attore che ti conquista e porta in un certo momento della vita a decidere di intraprendere una certa strada nella speranza che quel sogno possa tramutarsi in un lavoro per cui puoi essere chiamato “Attore”. Ecco, Nicola, chi ti ha sedotto in giovinezza per avvicinarti all’arte della recitazione? Sappiamo che per professare certe professioni non basta il desiderio, ma è necessaria una sensibilità che si scopre solamente vivendo, a te quand’è che è nata l’idea di fare l’attore, chi ti ha ispirato?
Nicola:” Vengo da Corato, un piccolo in Provincia di Bari, non avevamo ne cinema, ne fumetteria, ne teatro, io vedevo in tv il lunedì film su Rai uno ed era sacro. Poi ho scoperto John Belushi che mi ha aiutato me nel capire la mia fisicità e sfrugugliare nel mio talento, tirare fuori sempre una cosa diversa; Murad mi ha spronato per essere elegante, cosa che io non sono; ho costruito il personaggio, ho perso qualche chilo, ho lavorato per foraggiare la mia necessita di bello , Murad ha trovato il più bell’antiquario di Lecce dove ho passato del tempo con gli abiti di scena per prendere possesso del personaggio.
Sabato 26 h 19
Domenica 27 h 19
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