
«Sentirsi soli in una grande città Fa più male che dalle mie parti»
Inizia così il concerto, organizzato da Forma e Poesia nel Jazz e prodotto da MIS Factory, all’”Arena Concerti della Fiera” a Cagliari martedì 17 maggio, di Lucio Corsi il cantautore toscano. Le parole di “Freccia Bianca”, canzone dell’album “Cosa Faremo da Grandi”, quest’ultima, incominciò a dargli la meritata notorietà al grande pubblico, con la serie tv di Amazon Prime “Vita da Carlo” di Carlo Verdone; per poi consacrarsi definitivamente al “Festival di Sanremo” lo scorso febbraio, con uno dei suoi capolavori “Volevo essere un duro”, classificandosi secondo e vincendo il Premio della Critica “Mia Martini”, per poi classificarsi al quinto posto all’ “Eurovision Song Contest”, tenutosi lo scorso maggio a Basilea, in Svizzera.
Il giovane cantautore trentenne, non è più un cigno timido, ma un vero rockettaro veterano.
Il suo Rock d’Autore conquista tutte le generazioni, e così anche Cagliari nonostante il giorno feriale, risponde con una folta folla, saranno state circa tremila persone. E non potevano mancare gli smartphone per scattare foto e video.
Un’artista musicale completo, con le capacità di cantare e suonare più strumenti, dalla chitarra, al pianoforte, all’armonica a bocca, etc. Naturalmente, tutta musica dal vivo. Dopo Freccia Bianca, continua con tutto il suo repertorio musicale.
Saluta la Sardegna, spiegando che per lui, questo è stato il primo concerto della sua vita sull’Isola. Ci tiene poi, a fare un riferimento con la sua terra, perché dice che la Sardegna gli ricorda la Maremma, con la sua macchia mediterranea incontaminata.
Quest’estate tornerà nuovamente in Sardegna, il 19 luglio, per “Rocce Rosse Blues”.
Lucio Corsi piace a tutti: ai giovani perché la sua musica è rock e la sua mise moderna, ma piace anche ai “Boomer”, come il sottoscritto, perché le sue canzoni sono pura poesia. C’è addirittura chi l’ha definito “il David Bowie italiano”
Noi abbiamo assistito al concerto, in compagnia dell’associazione di volontariato “Abc (Associazione Bambini Cerebrolesi ABC Sardegna)” e del simpaticissimo Luca.
Accompagnato dalla sua storica band, Lucio Corsi si presenta, con la sua consueta mise, maglia/camicia, con pseudo ali di farfalla gialle e il volto tinto di bianco, perché vuole richiamare personaggi come Pierrot e simboleggiare purezza, come la sua musica d’altri tempi.
Lucio Corsi un vero cantautore di una volta.
Daniele Cardia
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