(Adnkronos) – La lipoproteina (a), scoperta nel 1963 da Kåre Berg, ha un ruolo determinante come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, prima causa di morte e disabilità al mondo. Il suo rapporto causale con la malattia coronarica e l’infarto del miocardio è stato definito in modo inequivocabile nel 2009 con lo studio genetico realizzato dal consorzio europeo di ricerca Procardis. Ampi studi prospettici successivi hanno ulteriormente confermato che elevati livelli di Lp(a) (>50 mg/dl) contribuiscono allo sviluppo di aterosclerosi e stenosi aortica, entrambe causa di infarto miocardico e ictus. È quindi importante monitorare anche i livelli di questa lipoproteina, oltre a tutti gli altri fattori di rischio, soprattutto nella prevenzione secondaria delle malattie cardiovascolari. Se ne è parlato nel corso dell’incontro ‘Non solo colesterolo Ldl: alla scoperta della Lipoproteina (a)’ organizzato da Novartis a Milano. —[email protected] (Web Info)
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